Una situazione di pericolosa stasi per la vertenza della Ex Blutec che va ad incidere anche sulla produzione Sevel che a questo punto potrebbe decidere di cambiare fornitore con centinaia di posti di lavoro a rischio.
Una vertenza che si trascina già da quasi un decennio quella della Blutec, l’azienda che produce telai ed altri componenti per la produzione dei furgoni Ducato. Qualche mese fa la svolta con l’acquisizione da parte di Ma Srl e d’Ingegneria Italia per la parte progettuale, ma ad oggi nulla è stato messo nero su bianco, mentre dal Ministero dello Sviluppo Economico si continua a seguire con attenzione la trattativa. Il problema è che, in una sorta di reazione a catena, questa situazione rischia d’incidere fortemente sulla produzione della Sevel, principale commessa, costretta in questi giorni a bloccare alcuni turni di lavoro per via dei guasti ai macchinari Blutec per i quali da tempo non viene fatta manutenzione. Preoccupati i sindacati per il destino dei 230 lavoratori dello stabilimento di Atessa, ma anche per i 30 di uno stabilimento a Potenza e gli 80 progettisti nello stabilimento in Emilia:
“Questo è il risultato di anni di assoluto abbandono da parte dei vertici Blutec – ci dice Nicola Manzi segretario regionale Uilm – già in questo mese ci attendavamo risposte concrete per il passaggio di consegne ma ancora nulla, quello che temiamo – prosegue Manzi – è che la Sevel, stanca di questi inconvenienti, possa affidarsi ad un altro fornitore con il risultato che, in mancanza di altre commesse significative, la maggior parte dei 340 lavoratori Ex Blutec, ora Ingegneria Italia, possa trovarsi a spasso.”
Il servizio del Tg8