Il Comune di Sulmona presenta un esposto per procurato allarme mafia lanciato sui social network da alcune persone sul servizio guardiania in municipio.
Il sindaco di Sulmona Annamaria Casini oggi ha confermato la notizia riguardante un esposto presentato, lo scorso settembre, al Procuratore della Repubblica Giuseppe Bellelli in cui viene ipotizzato il reato di procurato allarme nei confronti di quelle persone che, anche attraverso i social, avrebbero diffuso notizie allarmistiche riguardo la vicenda di presunte infiltrazioni mafiose al Comune. Il sindaco Casini lo ha detto , rispondendo ad un’interpellanza presentata da Forza Italia, in riferimento al caso del detenuto componente della cooperativa, aggiudicataria del servizio di guardiania al Comune. Il primo cittadino ha ricordato che subito dopo le prime segnalazioni del caso, pervenute da organi d’informazione e rilanciate sui social, ha chiesto chiarimenti al magistrato di sorveglianza di L’Aquila e all’Ufficio Esecuzioni Penali.
Il sindaco Casini afferma:”Da entrambi gli uffici ho avuto ampie rassicurazioni sulla regolarità di tutta la vicenda d’altronde anche la legge che disciplina i casi di reinserimento lavorativo dei detenuti tutela la riservatezza sul conto di soggetti che sono in percorso di reinserimento e quindi non avevo possibilità nemmeno di conoscere l’identità di questa persona, mentre l’ufficio esecuzioni penali ha espresso solidarietà al sindaco per essere stata esposta alla gogna mediatica e per il collegamento assolutamente fuori luogo fatto tra il Comune di Sulmona e il termine mafia”.