“La Marelli non si tocca”. E’ il grido dei sindacati in corteo questa mattina a Sulmona, a difesa della fabbrica peligna.
Circa 500 tra operai e sindacalisti si sono dati appuntamento alla Villa Comunale con bandiera, striscioni e fumogeni per marciare verso il Comune di Sulmona dove è in programma il consiglio comunale straordinario.
A gestire il corteo, che ha attraversato il centro storico, le forze dell’ordine. Una delegazione di operai ha preso quindi parte all’assise civica mentre il resto sta presidiando il Municipio. In piazza anche i 44 operai della Sodecia di Raiano e i 24 di Service Sky, legati alla crisi del settore automotive.
“È un chiaro segnale per dire alla politica che noi esistiamo e ci siamo”- incalzano Andrea Di Meo e Luca Casasanta, due RSU aziendali. A gestire il corteo, che ha attraversato il centro storico, le forze dell’ordine. Una delegazione massiccia di operai ha preso quindi parte all’assise civica mentre il resto ha presidiato il Municipio.
Al grido di “la Marelli non si tocca” è partito questa mattina il corteo di protesta a difesa
della fabbrica peligna. Circa cinquecento tra operai e sindacalisti si sono dati appuntamento alla Villa Comunale con bandiera, striscioni e fumogeni per marciare verso il Comune di Sulmona dove è in programma il consiglio comunale straordinario. In piazza anche i 44 operai della Sodecia di Raiano e i 24 di Service Sky, legati alla crisi del settore automotive.
“È un chiaro segnale per dire alla politica che noi esistiamo e ci siamo”- tuonano Andrea Di Meo e Luca Casasanta, due RSU aziendali. A gestire il corteo, che ha attraversato il centro storico, le forze dell’ordine. Una delegazione di operai ha preso quindi parte all’assise civica mentre il resto sta presidiando il Municipio. Nel corso dell’assise è stato approvato un documento che impegna le istituzioni ad inserire il settore automotive nell’area di crisi complessa e stanziare parte dei 6 miliardi di euro postati da Stellantis per lo stabilimento di Sulmona.