Dal clamore iniziale ad un sostanziale nulla di fatto per i furbetti del cartellino al Comune di Sulmona per i quali potrebbe essere nulla qualsiasi provvedimento disciplinare per scadenza dei termini.
A fare luce sulla situazione gli avvocati difensori in un articolo pubblicato stamane su “Il Centro” a firma di Claudio Lattanzio. I 43 dipendenti finiti sotto le lenti d’ingrandimento della Finanza potrebbero, in definitiva, farla franca, nonostante i provvedimenti disciplinari che il neo segretario comunale Nunzia Buccilli si appresterebbe a fare. Secondo i legali il pasticcio nasce dagli stessi uffici comunali allorquando venne nominata una figura di riferimento per coordinare l’iter sanzionatorio, la dirigente Sylvia Kranz che, come primo atto, inviò una richiesta alla Procura per l’accesso agli atti d’indagine. La richiesta venne accolta con una risposta formale datata 18 maggio 2017 e secondo il D.L. 165 del 2001, il Comune avrebbe avuto a disposizione 40 giorni per avviare il procedimento disciplinare. Ma da questo momento iniziano i problemi: il fascicolo, di fatto, non è stato mai ritirato perché la Kranz è stata, nel frattempo sostituita, da un organismo interno, così come indicato da Cristian La Civita, nel frattempo diventato assessore comunale con delega al personale. Di questa commissione faceva parte, però, un dirigente sotto inchiesta e dunque con evidente conflitto d’interesse, tra l’altro la revoca dell’incarico alla Kranz fu contestato dall’Ufficio Ragioneria diretto da un altro dirigente indagato dalla Corte dei Conti. In sostanza tutta una serie di rallentamenti e che hanno distolto l’attenzione degli uffici preposti dalla questione più importante, ovvero l’acquisizione dalla Procura dei fascicoli. Intanto i 40 giorni da quel 18 maggio sono diventati molto di più ed ora, sempre secondo i legali della difesa, qualsiasi iniziativa della Buccilli potrebbe essere inutile.