Sei persone sono state denunciate dai Carabinieri Forestali di Chieti per non aver rispettato le leggi vigenti sui tagli boschivi.
I Carabinieri Forestali di Chieti, hanno effettuato, nel primo trimestre del 2019, 181 controlli ed hanno sottoposto ad accertamenti 36 persone tra le quali 24 sono state sanzionate, per un importo complessivo di circa 158 mila euro, e sono state sequestrate due aree boschive. Le accuse vanno dalla violazione de “Codice dei beni culturali e del paesaggio” al danneggiamento, dalla distruzione o deturpamento di bellezze naturali al furto aggravato di legname.
In un caso è stato riscontrato il taglio di oltre 1.200 metri quadrati di bosco di latifoglie con la tecnica del taglio raso in un’area sottoposta a vincolo paesaggistico, mentre in un’altra area è stato accertato il taglio abusivo di 19 piante di alto fusto, e, in un bosco di proprietà comunale, è stato rilevato un furto di legna.
Nel complesso sono stati accertati 18 illeciti amministrativi, per un importo contestato di oltre 78 mila euro e le infrazioni, più frequentemente riscontrate, hanno riguardato la mancata comunicazione di interventi selvicolturali all’ente competente, l’inosservanza delle prescrizioni contenute nelle autorizzazioni regionali e la non corretta esecuzione del taglio.
Nel corso dei controlli è stato accertato anche che era stato danneggiato un albero monumentale inserito nell’elenco nazionale degli alberi monumentali e sono state elevate quattro sanzioni amministrative per un importo complessivo di 40 mila euro.
Nello stesso periodo sono state rilevate due violazioni amministrative per un importo di 40mila euro, per mancato rispetto delle “Disposizioni in materia di tutela delle piante di olivo”.
Il comandante provinciale dei Carabinieri Forestali di Chieti, colonnello Nevio Savini, annuncia che “Il settore continuerà ad essere sottoposto ad attenzione costante al fine di prevenire e/o reprimere comportamenti illeciti che possano danneggiare i soprassuoli boschivi o piante tutelate come l’olivo, riconosciuto “elemento caratterizzante del paesaggio e dell’ambiente della Regione Abruzzo” o gli alberi monumentali veri “patriarchi verdi” che si contraddistinguono non solo per l’elevato valore paesaggistico ed ambientale, ma anche per la grande importanza antropologico-culturale”.