A Pescara il Comune procede ininterrottamente ad abbattere alberi maturi, di qualsiasi specie, forma ed età. La denuncia dal coordinamento “SalviAmo gli alberi.”
Un processo che non trova fine, mentre le aiuole e le siepi permangono in uno stato di abbandono, addirittura sembra essersi inventata una nuova pratica colturale: la “decapitazione del Pino d’Aleppo”. Cosi si legge nella nota inviata alla stampa dal Comitato:
“Proprio in questi giorni hanno tagliato alcuni Pini d’Aleppo nei pressi dell’Aurum, zona d’importanza storica e paesaggistica, esemplari i cui fusti “contorti” ricadevano su aiuole e non solo su strade e marciapiedi. Ci chiediamo quanti mesi fa è stata scoperta la “somma pericolostà” di queste piante che da quasi 100 anni abbelliscono la città Nel convegno dell’11 maggio 2019 “Alberi in città”, promosso dalle associazioni culturali e ambientali di Pescara (Italia Nostra, Archeoclub, I Gufi, ISDE) che ha visto la partecipazione di moltissimi cittadini, il presidente di Medici per l’Ambiente, dott. Ugo Corrieri, ha fornito un chiaro dato scientifico: “ogni albero adulto produce ossigeno per 20-25 persone”. Dai dati forniti dal Comune di Pescara si evince che dall’11.02.2019 al 22.03.2019 sono stati tagliati nella città 275 alberi togliendo ossigeno giornaliero per 6.875 persone, nel 2018 ha abbattuto 284 alberi togliendo ossigeno giornaliero a 7.100 persone. Quindi 13.975 persone non hanno più l’adeguato apporto di ossigeno e, poiché le persone residenti a Pescara sono 119.217(dati ISTAT del 2017), il Comune solo negli ultimi due anni ha tolto ossigeno al 12 % dei cittadini. Del numero di piante abbattute nei precedenti anni ancora non abbiamo notizie esatte, ma se il trend è questo fra pochi anni gli abitanti di Pescara si respireranno solo le polveri sottili. Eppure Pescara ha un patrimonio arboreo importante, con una Riserva Naturale, dei lunghi viali alberati e ben 8 piante monumentali. Si continua con un’ottusa opera di distruzione piuttosto che adottare azioni di valorizzazione e conservazione di questo bellissimo patrimonio pubblico. Possiamo solo immaginare che le motivazioni di questi abbattimenti siano da imputarsi alla recente “fobia” degli alberi, in ogni caso resi pericolosi da cattive pratiche umane, dall’assenza di cure colturali e dalla mancanza di una adeguata e corretta manutenzione. Di questo passo saranno tagliati tutti gli alberi, con un costo esorbitante cui dovrà sommarsi il costo di nuovi progetti e di reimpianti, costi pubblici sempre maggiori di manutenzione, per non parlare del prevedibile aumento dei costi sanitari. Sembra che per gli alberi l’unica soluzione sia sempre e solo l’abbattimento, eppure esistono tecniche virtuose alternative, adatte a consolidare e conservare le piante arboree, almeno le più vetuste. Ci chiediamo se oltre ai cittadini, completamente all’oscuro delle programmazioni comunali previste sul verde urbano, anche i politici siano informati degli abbattimenti, dei progetti, dei costi, delle attività previste sugli alberi, sulle aiuole, sui parchi cittadini e sulla Riserva Dannunziana.
Ricordiamo che nel Regolamento del verde è fatto divieto di abbattere alberi in questo periodo, infatti l’art. 17 del Regolamento di Tutela del Verde Urbano, adottato dal Comune di PESCARA con deliberazione CC N. 132 del 08/09/2007 dice: “comma 13. Fatti salvi i casi particolari debitamente documentati, gli abbattimenti non dovranno essere eseguiti nel periodo compreso tra marzo e luglio, durante il quale avviene la riproduzione dell’avifauna”. Ricordiamo che i lavori e le attività su un patrimonio pubblico per la legge sulla trasparenza dovrebbero essere rese evidenti sul sito del Comune e dovrebbe essere dato il permesso ai cittadini di verificare la regolarità delle procedure, in base alle L. 241/90, al Codice della trasparenza (D.Lgs. 33/2013) emanato in attuazione di quanto previsto dalla legge anticorruzione (L. 190/2012). Il Coordinamento “SalviAmo gli alberi” formato da numerose associazioni culturali e civili di Pescara chiede un incontro urgente con la nuova amministrazione per affrontare il tema del Patrimonio verde della città.”