Si è chiuso con una condanna e due assoluzioni il caso della presunta talpa al tribunale di Lanciano .
Il 18 ottobre del 2012 la vicenda della presunta talpa al tribunale di Lanciano portò il giudice per le indagini preliminari Massimo Canosa a disporre un provvedimento cautelare di interdizione per 2 mesi dal servizio contro il cancelliere Claudio Castellano, 47 anni, in servizio allo stesso ufficio del gip. Il provvedimento fu poi annullato dal Tribunale della Libertà presso la Corte d’Appello . Oggi Il tribunale collegiale frentano ha condannato Castellano a un anno di reclusione, pena sospesa, per il solo reato di accesso abusivo al sistema informatico di procura e tribunale per le notizie di reato, in merito a indagini antidroga in corso, mentre è stato assolto, insieme al coimputato amico Rinaldo Bevilacqua, per gli ulteriori reati di tentato accesso al registro della procura di Lanciano, tramite un collega cancelliere che si rifiutò, e la rivelazione di segreto di ufficio allo stesso Bevilacqua in merito a un procedimento pendente dinanzi al giudice fallimentare. Il cancelliere, che, dopo aver presentato domanda si è trasferito al tribunale di Teramo, si è sempre detto completamente estraneo ai fatti. La difesa ha preannunciato ricorso in Appello.