Tarsu non dovuta a Lanciano: arrivano le prime sentenze favorevoli ai cittadini che nel 2013 furono costretti a pagare ancora la vecchia tassa dei rifiuti malgrado la riforma.
Secondo i consiglieri di opposizione, che chiedono l’immediata restituzione di circa un milione di euro e l’istituzione di uno sportello specifico per sbrigare i numerosi contenziosi, il Comune avrebbe “estorto” – termine utilizzato dalla consigliera di Forza Italia Graziella Di Campli – 990 mila euro per il pagamento della Tarsu nel novembre del 2013, nonostante fosse già in vigore la nuova Tares. Un’opportunità comunque contemplata dalla legge 124, la quale però, specificava anche il fatto che eventuali aggravi non avrebbero dovuto ricadere sulle tasche dei contribuenti. Il primo ricorso scattò nel 2014, due anni più tardi il giudice accolse il ricorso costituendo un precedente che a cascata consentì a molti altri contribuenti di avere pareri favorevoli da parte della Commissione Tributaria provinciale, condannando il Comune al pagamento delle spese.