Ancora scontro in consiglio comunale sulla paventata tassa di soggiorno a Pescara. Fi annuncia un esporto in Procura e chiede l’intervento del prefetto.
Ancora muro contro muro tra maggioranza e opposizione in consiglio comunale sulla tassa di soggiorno a Pescara. Una seduta che si protrae da tre giorni ed è contrassegnata da un duro scontro politico sulla delibera che prevede l’introduzione della tassa di soggiorno per chi si reca in vacanza in città. Le proposte del Centrodestra e del Movimento 5 Stelle, sono state respinte ed hanno scelto la via dell’ostruzionismo presentando 710 emendamenti. la scorsa notte, intorno alle 2, alcuni esponenti della maggioranza hanno presentato una serie di emendamenti che hanno fatto decadere numerosi emendamenti delle opposizioni, provocando la dura reazione degli avversari. Tra loro Marcello Antonelli e Vincenzo D’Incecco, capogruppo e consigliere comunale di Forza Italia, che hanno attaccato il presidente del Consiglio comunale Antonio Blasioli e gli esponenti del centrosinistra, accusandoli di essere “anti-democratici”, “arroganti” e di aver messo in campo “una vergognosa tagliola”. Una bagarre che ha coinvolto fino alle 3 del mattino i presenti . C’è stata pertanto la sospensione della seduta del Consiglio, che è stata aggiornata a questa sera alle 19.30. Forza Italia chiede l’intervento del prefetto e annuncia un esposto in Procura.
In consigliere Vincenzo D’Incecco afferma che “La tagliola messa in campo dal centrosinistra rappresenta uno scandalo, ci recheremo dal prefetto e valuteremo se presentare un esposto in Procura. E’ stato creato un precedente gravissimo che rischia di incidere seriamente sull’emendabilità delle delibere future. Abbiamo assistito ad un taglio indiscriminato, privo di qualsiasi logica letterale e regolamentare, degli emendamenti presentati dall’opposizione. La maggioranza di centrosinistra ha presentato 7-8 emendamenti scritti ad hoc che hanno interamente riformulato il testo della libera, che adesso è completamente diverso rispetto a quello portato inizialmente in aula.Finora sono stati esaminati circa 80 emendamenti su 710. Ma il rischio è che questa tagliola generi un effetto a cascata, riducendo drasticamente il numero complessivo degli emendamenti presentati. Si tratta del punto più basso mai toccato al Comune di Pescara, con la maggioranza che ha risposto alle nostre critiche attraverso un provvedimento palesemente anti-democratico, che mai altri autorevoli presidenti del Consiglio comunale, come ad esempio Sospiri e Melilla, si sono sognati di adottare”.