Pugno duro dell’amministrazione comunale di Chieti nei confronti dei tanti morosi ed evasori delle tasse comunali. Obiettivo il recupero di almeno 27 milioni di euro.
I dettagli della capillare opera di recupero crediti illustrati su “Il Messaggero” al collega Gianluca Lettieri, dal direttore di Teateservizi Antonio Barbone, il quale ha annunciato l’invio di ben 36 mila raccomandate, tra ingiunzioni e semplici solleciti, ad altrettanti residenti a Chieti che in questi anni hanno omesso di pagare tasse ordinarie come quella sui rifiuti, o le bollette dell’acqua. Sulla Tari per i morosi del 2016 già pronte le ingiunzioni, per quelli del 2017 i solleciti. Ingiunzioni pronte anche per chi non ha pagato il canone idrico riferito al periodo 2011-2012, accertamenti anche sull’Imu con i solleciti per coloro che non hanno pagato nel 2017. Tra i così per dire “distratti”, anche gli affittuari di locali di proprietà comunale, e i genitori non in regola con il pagamento di mense scolastiche, scuolabus ed asili nido. Solo su questo fronte la cifra mancante all’appello sarebbe di circa 300 mila euro. L’obiettivo di Teateservizi é il recupero di 27 milioni di euro, ma realisticamente in più fasi, intanto sarebbe un risultato soddisfacente arrivare, entro l’estate, ad incassare 8 milioni di euro, una cifra che porterebbe non pochi benefici alle casse comunali.