E’ polemica tra l’associazione Abruzzobnb e Federalberghi dopo le dichiarazioni del presidente regionale Giammarco Giovannelli
La presidente dell’ associazione Abruzzobnb ETS Lucia Simioni replica alle dichiarazioni del presidente regionale di Federalberghi Giammarco Giovannelli che ha chiesto un intervento normativo che consideri i b&b imprese a tutti gli effetti che paghino le tasse come le strutture alberghiere e non basti solo una semplice partita Iva,
La presidente Simioni afferma che bisogna parlare «di accoglienza di qualità, di turismo esperienziale, di B&B di qualità, senza dover ancora commentare le solite lamentele che ogniqualvolta si parla di turismo in Abruzzo, arrivano dalle categorie che per prime ricevono continuamente sostegni economici importanti, visibilità mediatica e normative adeguate, oltretutto facendo gran confusione sui termini reali del problema. Queste categorie anziché farsi portavoce ed essere capofila di un sano e prospettico progetto di sviluppo turistico che guardi alle nuove generazioni, continuano con il loro “cahier de doléance” lamentandosi per la pressione fiscale senza occuparsi delle loro incapacità di diversificare i servizi alberghieri medianti adeguanti strutturali migliorativi, rendendoli competitivi con le altre Regioni circostanti e soprattutto in linea con le richieste che arrivano dal mercato turistico emergente.
Giovannelli prima parla di Locazioni Turistiche e airbnb (ricordo che airbnb è solo una OTA) e poi spara nel mucchio e cita i B&B, che nulla hanno a che vedere con le Locazioni Turistiche.
I B&B infatti, sono normati da Leggi Regionali (ogni Regione peraltro ha in materia normative diverse), mentre le famigerate e vituperate Locazioni Turistiche sono regolate dal Codice Civile e da Leggi nazionali, tanto è vero che la Ministra al Turismo Santanchè ha ritenuto doverosamente di istituire un tavolo di concertazione con le principali Associazioni rappresentative italiane, tra le quali la Federazione Nazionale F.A.R.E. cui anche la nostra Associazione Regionale Abruzzobnb è iscritta per l’area del centro sud.
Ricordo che la categoria dei B&B, che la nostra Associazione Abruzzobnb sta rappresentando ormai da 10 anni quale unico riferimento regionale per chi voglia avere indicazioni chiare su come aprire la propria casa all’ospitalità familiare di qualità, nella nostra Regione è già normata da Leggi Regionali, che prevedono regole e indicazioni che ne stabiliscono limiti e operatività.
Quello che manca, e purtroppo è sempre mancata, è stata l’attenzione delle Istituzioni Regionali a questi fenomeni che negli ultimi 15 anni almeno hanno visto triplicare il numero di attività, che però hanno permesso un equilibrato sviluppo dell’accoglienza turistica soprattutto a territori come il Chietino o l’Aquilano e a località che fino a pochi anni fa erano sconosciute alla maggioranza dei turisti italiani e stranieri: solo attraverso l’impegno economico privato dei gestori di queste piccole accoglienze autentiche, dei veri e propri presidi, siamo riusciti a promuovere quel turismo esperienziale e naturalistico di cui tanto si parla in Abruzzo.
Più volte, in tanti nostri interventi a convegni o quando siamo stati auditi al Commissione Regionale abbiamo fatto presente la necessità di non demonizzare il settore ma di aiutarlo e governarlo, di aiutare i gestori che si accingono a fare accoglienza turistica, che non è per niente un lavoro facile, a professionalizzarsi e formarsi. Tante volte abbiamo chiesto collaborazioni ad altre categorie e siamo rimasti inascoltati, anzi trattati a volte con supponenza..
Chi doveva monitorare il fenomeno non l’ha fatto o l’ha fatto in modo insufficiente, e ora dobbiamo pagarne noi le conseguenze?
Quando si parla di “overtourism” in Abruzzo di cosa si sta parlando che le presenze turistiche non aumentano da 10 anni, e non certo a causa dell’extralberghiero!
Il modo migliore per far crescere l’accoglienza di qualità in Abruzzo, è che ognuno si occupi del proprio target di mercato, lavorando insieme e creando sinergie positive, senza stabilire a priori regole non condivise. Ricordo che dietro ogni B&B ci sono molte famiglie e persone che in mancanza di alternative di lavoro, hanno trovato un introito economico con il quale hanno dato sviluppo ai territori circostanti molti dei quali subiscono da anni un totale spopolamento. Queste persone hanno investito del proprio, valorizzando il patrimonio immobiliare e hanno dato fiducia al Governo Regionale che appena insediato ha garantito loro disponibilità senza vessazioni inutili.
L’Associazione Abruzzobnb è sempre disponibile ad un confronto chiaro e costruttivo, nel massimo rispetto delle normative vigenti, della nostra filosofia e della nostra carta della qualità adottate».
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