Tentato suicidio Cepagatti: Il racconto dei poliziotti eroi che ieri hanno salvato una quarantenne di Rosciano in balia del fiume Pescara dove si era gettata per togliersi la vita.
Il Sovrintendente Capo Emiliano Di Federico e l’Assistente Capo Massimiliano Febo a bordo della loro volante si sono recati poco dopo le 15.00 in Via Tirino sul Ponte “Delle Fascine” dove un camionista pescarese aveva richiesto il loro intervento. L’uomo aveva notato una donna annaspare nel fiume trasportata dalla corrente. Giunti sul greto i due agenti hanno dovuto percorrere ancora qualche metro di sentiero, tra la fitta vegetazione, per raggiungere il punto dove la donna era momentaneamente bloccata da un ramo di un albero caduto. Dopo essersi spogliati della divisa Di Federico e Febo si sono immersi nella acque gelide e nonostante la profondità e la forte corrente sono riusciti comunque a raggiungere la donna, spaventata, in preda ad una crisi isterica ed in stato confusionale. Inoltre la malcapitata non ha mostrato spirito di collaborazione rendendo ancora più difficoltose le operazioni di salvataggio. L’Assistente Capo Febo ha riattraversato il fiume per coordinare al meglio l’arrivo dei soccorsi, mentre il Sovrintendente Di Federico é rimasto a torso nudo in acqua per almeno 30 minuti per cercare di trattenere la donna, aggrappandosi ad una gabbionata in pietra. All’arrivo di Vigili del Fuoco e ambulanza del 118 é stato L’Assistente Capo Massimiliano Febo a condurre i soccorritori sul punto preciso, qui la donna é stata recuperata, immobilizzata e caricata sulla barella per essere trasportata all’Ospedale Civile di Pescara. Intanto, dopo alcuni accertamenti, veniva recuperata anche la sua vettura lasciata nei pressi di un distributore di benzina a Villareia. Anche per i poliziotti eroi é stato necessario il ricovero: Il sovrintendente capo Emiliano Di Federico ha riportato la contusione del ginocchio sinistro ed ipotermia da immersione in acqua fredda. L’Assistente Capo Massimiliano Febo tosse in Ipotermia e tracheite acuta, entrambi guaribili in dieci giorni.