11 misure di custodia cautelare tra Teramo, Napoli, Ascoli Piceno ed Ancona nell’ambito di un’operazione antidroga dei carabinieri di Teramo.
Una vasta operazione antidroga è in corso da questa mattina in alcune regioni italiane, coordinata dai carabinieri del Comando provinciale di Teramo. Oltre 80 militari dell’Arma, con l’impiego di unità cinofile, sono impegnati nelle province di Teramo, Napoli, Ascoli Piceno e Ancona, nell’esecuzione di 11 ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del tribunale dell’Aquila su richiesta della locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di altrettanti indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti in concorso, detenzione illegale di armi e munizioni.
L’operazione, denominata “Sta senz’ pensier”, ha portato allo smantellamento di un’associazione a delinquere per il traffico di sostanze stupefacenti tra Marche, Campania e Abruzzo. Questa mattina alle ore 5 i carabinieri del comando provinciale di Teramo, con la collaborazione del personale dei comandi provinciali di Napoli, Ascoli Piceno e Ancona e con l’ausilio di unità cinofile, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare (7 misure in carcere e 4 agli arresti domiciliari) emessa dal gip del tribunale di L’Aquila su richiesta della locale procura della Repubblica – direzione distrettuale antimafia nei confronti di 11 indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti (art. 74 DPR. 309/90), e detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti in concorso (art. 73 D.P.R. 309/90 e 110 C.P.), detenzione illegale di armi e munizioni (artt. 10, 12 e 14 L. 497/74).
Nel mese di agosto del 2017, il personale del nucleo investigativo del comando provinciale di Teramo
ha avviato un’attività d’indagine, finalizzata al contrasto del traffico e spaccio di sostanze stupefacenti sulla costa della provincia teramana, in particolare ad Alba Adriatica e Martinsicuro, che è partita dall’osservazione e dal controllo di un soggetto pluripregiudicato di origine campana, trapiantato da qualche anno sulla fascia costiera della provincia di Teramo. Dalle attività investigative, coordinate dalla procura distrettuale de L’Aquila dal sostituto procuratore David Mancini, è subito emersa la presenza di un gruppo di soggetti di origine campana e albanese, che avevano attivato un proficuo canale di traffico
di stupefacente del tipo cocaina, hashish e marijuana sull’asse Campania – Abruzzo – Marche, rifornendosi dello stupefacente direttamente da soggetti legati a clan camorristici.
Il primo significativo riscontro delle attività investigativa risale al 17 agosto del 2017, quando i carabinieri hanno arresto in flagranza di reato a Porto Sant’Elpidio (FM) M. D., perché trovato in possesso di circa 4 kg di hashish, 1,1 kg di cocaina, 15,97 grammi di metanfetamina e 38 grammi di marijuana, unitamente a 9.590 euro in contanti, munizioni comuni da sparo (10 proiettili calibro 7,65 mm e 220 cartucce calibro 12, un dissuasore di difesa personale a scarica elettrica), telefoni cellulari e
materiale utile allo stoccaggio e al confezionamento dello stupefacente.
Successivamente le indagini hanno consentito di raccogliere gravi e inconfutabili prove sull’attività di traffico e spaccio, messa in atto dal giro malavitoso scoperto dai Carabinieri, che hanno monitorato numerosi viaggi in autostrada tra la Campania e l’Abruzzo di insospettabili corrieri che celavano abilmente cospicui quantitativi di stupefacente, soprattutto in autovetture di piccola cilindrata per non destare alcun sospetto. Una volta giunto sulla riviera teramana, lo stupefacente veniva poi suddiviso in dosi e smerciato sia sul posto che nelle province di Ascoli Piceno, Fermo e Ancona, dove l’organizzazione aveva i propri referenti che gestivano lo spaccio al dettaglio. Cocaina, marijuana e hashish venivano smerciati nei locali notturni della costa teramana e marchigiana, in luoghi di intrattenimento frequentati spesso dai più giovani.
In particolare nel corso delle indagini si è proceduto: all’arresto in flagranza di reato di sei persone; al sequestro di 2 kg di cocaina, 4 kg di hashish, 1 kg di marijuana, 9.590 in contanti, 1 pistola provento di delitto con matricola abrasa e 230 proiettili di vario calibro.
Procedendo con le indagini, il 9 febbraio del 2018 il personale del nucleo investigativo ha dato esecuzione al provvedimento di fermo di indiziato di delitto, emesso dal giudice per le indagini preliminari del tribunale de L’Aquila, nei confronti di uno dei soggetti più importanti del sodalizio, S. U., prima che lo stesso si rendesse irreperibile.
A seguire, il 5 marzo del 2018 il gip del tribunale de l’Aquila, Guendalina Buccella, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare, di cui: sette custodie cautelari in carcere; quattro custodie cautelari agli arresti domiciliari, per i delitti previsti e puniti dagli artt. 110-81 C.P. e 74 DPR 309/90 per fatti commessi a Napoli, Martinsicuro (TE), San Benedetto del Tronto (AP), Porto Sant’Elpidio (FM), Chiaravalle (AN) e Falconara Marittima (AN), da luglio 2017 a dicembre 2017.
Questa mattina oltre 80 carabinieri hanno dato esecuzione ai provvedimenti cautelari e a numerose perquisizioni domiciliari.