Sono oltre 200 i posti di lavoro a rischio nella provincia di Teramo e oltre un centinaio i licenziamenti imminenti.
A denunciare la drammatica situazione è la Cisl di Teramo, di concerto con la propria federazione dei metalmeccanici (Fim Cisl), che ha analizzato la difficile situazione occupazionale ed economica del territorio. È proprio nel settore metalmeccanico che, entro breve tempo, si manifesterà un’emorragia di posti di lavoro. La Lavaal di Mosciano, che produce maniglie, ha già annunciato la chiusura, quindi i 53 dipendenti perderanno il posto. La Futurtec di Corropoli, che produce circuiti stampati, ha dichiarato 20 esuberi su 60 dipendenti; la Selta, che a Tortoreto produce apparati per telecomunicazioni, altri 20 sul totale dei 90 dipendenti.
“Confindustria è assente – osserva Marco Boccanera, segretario Fim Cisl – non sprona le aziende a fare formazione e innovazione. A parte qualche funzionario, ormai è immobile. Un altro problema riguarda il tavolo delle relazioni industriali in Provincia, che vogliono spostare in Regione perché dicono che i settori corrispondenti nelle altre Province non funzionano. Si fa il ragionamento al contrario: invece di far funzionare gli altri, si vuol trasferire il nostro. Sarebbe una iattura: per esempio dal servizio relazioni industriali della Provincia è partito il piano di salvataggio dell’Atr”.
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