Sarà un Natale difficile per 70 famiglie che, a causa degli eventi sismici che hanno interessato in particolar modo la provincia di Teramo, hanno dovuto lasciare le loro abitazioni.
Questo perché, salvo diverse disposizioni che potrebbero arrivare entro fine anno dalla Protezione civile nazionale, non percepiranno l’indennizzo mensile che spetta a proprietari o inquilini di appartamenti resi inagibili dal terremoto avvenuto tra il mese di agosto del 2016 e la metà di gennaio del 2017. Si tratta di famiglie che, dopo il trasloco obbligato, hanno deciso di spostare la residenza nel nuovo domicilio e per questo sono incappati in una clausola dell’ordinanza, firmata dall’allora commissario per la ricostruzione Vasco Errani, che gli impedisce di incassare il Cas, il contributo di autonoma sistemazione. Anzi, per le famiglie che hanno inconsapevolmente spostato la residenza oltre che il domicilio ci sarebbe una conseguenza peggiore. La disposizione, sempre stando alla prima valutazione, risulterebbe retroattiva, per cui i 70 nuclei familiari oltre a non percepire più il Cas sarebbero costretti a restituire almeno in parte le somme incassate nel periodo successivo al cambio di residenza.
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