Nuovo grido d’allarme degli agenti di polizia penitenziaria della Casa circondariale di Castrogno, dopo gli ultimi fatti di cronaca.
A Teramo dopo l’ennesima aggressione, avvenuta ai danni di un agente di polizia penitenziaria aggredito alle spalle da un detenuto italiano con analoghi precedenti, il sindacato di polizia penitenziaria Sappe è tornato nuovamente a denunciare la drammatica situazione lavorativa nella casa circondariale di Castrogno, dove a fronte di una capienza di 270 posti, i detenuti sono 430. Una situazione a cui si aggiunge anche la mancanza di 70 agenti in organico.
Il segretario provinciale Giuseppe Pallini: “Questo dimostra, se ancora ve n’era bisogno, l’allarmante situazione delle carceri italiane e in particolare di quello teramano, abbandonato da tempo dall’amministrazione centrale e regionale e diventato ricettacolo di detenuti riottosi, ingestibili e psichiatrici, che per effetto della miscela esplosiva determinata dal sovraffollamento delle celle (64 mila detenuti per 42 mila posti letto) e dall’endemica carenza di personale di Polizia (ben 5 mila unità in meno rispetto agli organici previsti) sono diventati ingovernabili”.