Luigi Ponziani è stato il primo assessore comunale dell’amministrazione guidata da D’Alberto a dare le dimissioni. Ora si valutano le ripercussioni.
Il delegato alla cultura da tempo mostrava insofferenza e chiari segnali di “non allineamento” alla impostazione della partecipazione alla vita amministrativa. Sulle dimissioni di Ponziani nessun commento dal vivo, bensì dichiarazioni affidate a comunicati, sia del capogruppo di “Insieme Possiamo”, Andrea Core, che dello stesso primo cittadino, Gianguido D’Alberto. Quest’ultimo, nel chiedergli di tornare sulla sua decisione, ha voluto sottolineare invece “i 15 mesi di guida dell’assessorato, segnati da un considerevole cambio di passo col più recente passato, dove la Cultura rappresentava un aspetto marginale e non un capitale, un punto cardine da cui ripartire; basti pensare, solo per citare alcune realizzazioni, alla riapertura della Pinacoteca Civica, all’iter per il riutilizzo funzionale del Teatro Romano, che fa registrare un importante progresso, e al rilancio del Premio Teramo per un Racconto inedito”. Le dimissioni, seppur ‘fresche’ di Ponziani aprono il dibattito sul futuro dell’esecutivo, con il ritorno ad inseguirsi delle voci che vogliono il numero degli assessori destinato ad aumentare con l’ingresso in giunta di Giovanni Cavallari e di un supporto esterno molto più concreto del gruppo di Mauro Di Dalmazio. Ma anche della possibilità che la poltrona lasciata libera da Ponziani venga redistribuita all’interno dello stesso gruppo civico di ‘Insieme Possiamo’, dove in pole position c’è Francesca Chiara Di Timoteo. Dunque tutti sono alla finestra in attesa delle prossime mosse del sindaco di Teramo che ha riferito in maggioranza di voler varare il rimpasto entro i prossimi 10 giorni.