Teramo abbraccia Marco Pannella per l’ultimo saluto prima della sepoltura nel cimitero di Cartecchio. Gremita la camera ardente in municipio.
Il giorno dell’ultimo saluto a Marco Pannella. Il feretro del leader del Partito radicale è tornato nella sua città che tanto amava come la battaglie per i diritti civili e gli ultimi accanto ai quali ha sempre combattuto. Un migliaio di persone lo ha atteso la scorsa notte per applaudirlo. Il carro funebre, all’una e un quarto, è arrivato nella piazza del municipio, Teramo. Tra due ali di folla è stato salutato dal sindaco Maurizio Brucchi, dal presidente dell’Amministrazione provinciale Renzo Di Sabatino, dal rettore dell’Università degli studi di Teramo Luciano D’Amico e dal parlamentare Paolo Tancredi. Un lungo abbraccio del primo cittadino con Laura Hart e Matteo Angioli, che gli sono stati sempre accanto nell’ultima lotta. quella contro la malattia. Nella camera ardente la bara coperta in parte con la bandiera tibetana e sopra le chiavi della città di Teramo che gli sono state consegnate dal consiglio comunale lo scorso 12 maggio in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria. Un riconoscimento che lo aveva profondamente commosso. L’Università di Teramo gli aveva ,invece, conferito la laurea in Scienze della Comunicazione. Il flusso di cittadini per ore nella camera ardente. Un tributo ad un personaggio che ha fatto la storia della politica italiana. Un riconoscimento che gli viene tributato dopo la morte con gli organi di informazione che gli hanno riservato le aperture dei notiziari e intere pagine di quotidiani e periodici. Un uomo forte e coriaceo che ha saputo vincere le sue battaglie come quelle sul divorzio e il diritto delle donne ad abortire fuori dalla clandestinità.Uno dei politici più longevi, deputato dal 1976 al ’92, fondatore del Partito radicale, Pannella è stato protagonista di sit in, digiuni della fame e della sete, scegliendo forme di protesta non violente. Fumare uno spinello in pubblico gli è costato l’arresto. Senza dimenticare le migliaia di ore passate a litigare davanti al microfono di Radio Radicale o imbavagliato in uno studio Rai per protestare contro la censura, i due pacchetti di Gitanes al giorno, la bisessualità dichiarata, fanno di Pannella un politico unico e un uomo irripetibile. Stimato anche da chi non ne ha mai condiviso le idee. Si è spento a 86 anni. Dopo l’omaggio nella camera ardente in municipio, il corteo funebre e la sepoltura nel cimitero di Cartecchio dove Pannella riposerà . Cinque anni fa aveva detto che sarebbe tornato nella sua città per riposare come tutti i suoi cari nel suo loculo a Cartecchio.
Il programma per la commemorazione funebre di Pannella a Teramo: ore 01 di Domenica 22 l’arrivo del feretro nella Sala consiliare del palazzo municipale di Piazza Orsini. Alle 10 il musicista Santino Spinelli, in arte Alexian, suona alcuni suoi brani per rendere omaggio a Marco Pannella. Alle ore 14 l’ultimo saluto al Cittadino Onorario Pannella , alle 15 il feretro abbandona la camera ardente ed il corteo funebre raggiunge, a piedi, Porta Reale, seguendo il percorso: piazza Orsini, piazza Martiri della Libertà, via San Berardo, corso Cerulli, corso De’ Michetti, Porta Reale. Alle 16 la tumulazione nel cimitero urbano di Cartecchio.
L’omaggio delle autorità :
Il vescovo di Teramo, monsignor Michele Seccia, è stato tra i primissimi questa mattina, alla riapertura della camera ardente, a rendere omaggio alla salma di Marco Pannella. Il presule ai giornalisti ha detto ” ero qui per fare una sintesi…Sono vissuto nello stesso isolato, in via Santa Chiara 42 quando tra i miei studi di filosofia e teologia alla Statale di Roma, negli anni davvero ruggenti dopo il ’68, sognavo fare sintesi: ecco sono qui e ho fatto la mia sintesi, ognuno fa la propria. Ognuno sceglie ciò in cui crede, ma alla fine la verità si ritrova sempre”.
A poca distanza dal vescovo, don Aldino Tomassetti, parroco della Cattedrale. A fare gli onori di casa, alle ore 7,00, il sindaco Maurizio Brucchi con la fascia tricolore e con lui anche il rettore dell’Università di Teramo, Luciano D’Amico. I picchetti d’onore intorno alla bara si danno il cambio: è stata la volta degli studenti dell’Università, poi dei carabinieri in uniforme, infine dei commessi della Regione Abruzzo. Dietro al feretro i gonfaloni, della Regione, della Provincia di Teramo, dei Comuni di Teramo e dell’Aquila (dove era stato consigliere comunale), dell’Università che gli ha conferito nel 2015 la laurea honoris causa in Scienze della Comunicazione, dell’ associazione Teramo Nostra di cui era socio onorario. Tra le bandiere quella listata a lutto del Liceo classico cittadino, il Melchiorre Delfico.
Emma Bonino e la compagna di Marco Pannella, Mirella Parachini, sono giunte a Teramo nella sala consiliare del comune dove è allestita la camera ardente per l’ultimo saluto al leader dei Radicali. La compagna ha detto “Lui può essere fiero dei teramani così come i teramani possono essere fieri di lui. Non so se ve l’hanno raccontato. L’immagine molto forte del lettino nella clinica dove era ricoverato con il comodino asettico dell’ospedale con questo chiavone della città che troneggiava sopra. Era molto molto commovente”. Vicino a lei Emma Bonino che con un sorriso ha declinato l’invito a parlare. Sul suo volto l’evidente commozione.
Poi è arrivato il saluto in lingua Romanì da parte di Sante Spinelli, che ha ricordato il concerto a Teramo, dove “Marco era nel pubblico. Poi è salito sul palco e si è messo a cantare in perfetta lingua Rom questo ritornello che dice: o fratelli o figli”. Spinelli ha accompagnato con le sue musiche tutta la cerimonia di commiato.
Il presidente del Movimento Idea, Gaetano Quagliariello, giunto a Teramo alla camera ardente allestita in municipio , ricorda Marco Pannella così “Non ti dimenticare che sono un mulo abruzzese. Notorietà e non consenso nel suo percorso ha incarnato principi al di là del successo politico”.