Ha preso il via al Tribunale di Teramo il processo a carico degli otto imputati nell’inchiesta “Castrum” della Procura di Teramo e dagli investigatori della Guardia di Finanza.
Circa centocinquanta i testi che, tra accusa e difesa, potrebbero essere chiamati in aula: 64 nella lista depositata nei giorni scorsi dai pubblici ministeri Luca Sciarretta e Andrea De Feis, mentre gli altri sono stati citati dalle difese. Nell’ambito delle varie udienze saranno ricostruiti oltre due anni di intercettazioni ambientali, con l’accusa pronta a dimostrare in aula il presunto giro di appalti e mazzette che a maggio portò ad otto arresti per corruzione, tentata concussione, abuso d’ufficio, falsità in atti pubblici in materia di edilizia ed urbanistica. Oltre al comune di Giulianova ed alcuni imprenditori, si è costituita parte civile anche la Asl. Davanti al collegio presieduto dal giudice Alessandro Iacoboni si va avanti con il rito immediato. Alla sbarra il dirigente comunale Maria Angela Mastropietro (attualmente sospesa dall’incarico), il marito imprenditore Stefano Di Filippo, il funzionario dell’Asl Carmine Zippilli, il commerciante ed ex assessore al Comune di Giulianova Nello Di Giacinto; l’amministratore unico della società municipalizzata Giulianova Patrimonio Filippo Di Giambattista (che si dimise dall’incarico subito dopo essere stato posto agli arresti domiciliari), Sergio Antonillii, collaboratore della società di De Filippo, i fratelli imprenditori giuliesi Andrea e Massimiliano Scarafoni.