Fiom Cgil e Fim Cisl segnalano che a luglio scadrà l’appalto relativo alle manutenzioni di tutte le strutture della Asl teramana; situazione che sta creando preoccupazione per circa un centinaio di lavoratori.
Apprensione scaturita dal fatto che a un mese dalla scadenza, non risulterebbe attiva nessuna nuova gara, né ci sono notizie su chi, nel prossimo futuro, si occuperà delle attività necessarie per garantire che funzionino e possano restare aperti gli ospedali di Teramo, Giulianova, Atri e Sant’Omero e tutti gli altri edifici di competenza Asl, dislocati nel territorio provinciale.
Tutto ciò nonostante l’emergenza COVID, così com’era stato già per il blackout e la nevicata del 2017, abbia dimostrato quanto importante sia l’attività quotidiana di questi tecnici, in particolare nei momenti di crisi. Tecnici con specifiche ed elevate competenze e professionalità, di cui la sanità pubblica non può permettersi di fare a meno se vuole garantire ai cittadini servizi dignitosi, che però non sanno, dal prossimo mese, se e con chi continueranno a lavorare. Tecnici che, in caso di un cambio appalto fatto all’ultimo momento, rischiano anche di vivere gli stessi problemi fiscali, contrattuali e di gestione delle ferie e del proprio contratto di lavoro già vissuti lo scorso anno (35 di loro, tra l’altro, hanno anche le difficoltà derivanti dall’ulteriore anomalia di essere dipendenti a tempo indeterminato di un’agenzia interinale).
La ASL di Teramo deve quindi farsi immediatamente carico della questione: ne va del futuro occupazionale di quasi 100 persone e dell’idea di sanità pubblica che si vuole offrire al territorio.