L’associazione Robin Hood, è tornata nuovamente a sollevare questioni riguardanti la costruzione della Casa dello Studente di Teramo
Dopo le recenti dichiarazioni del presidente dell’Adsu e del Rettore, è emerso che la struttura, per la quale era stato annunciato un finanziamento nel 2022, sarà pronta solo per il 2026.
L’associazione ha ricordato che “durante la conferenza stampa di agosto, tenutasi presso l’ex ospedale di Teramo, ora sede universitaria e futura Casa dello Studente, il direttore dei lavori e i tecnici avevano presentato un cronoprogramma dettagliato e fornito aggiornamenti sui lavori in corso. Tuttavia, una visita alla struttura ha rivelato discrepanze tra quanto comunicato e la realtà dei fatti, in particolare per quanto riguarda la galleria di collegamento, la cui sistemazione era stata dichiarata completata e inclusa nei costi, nonostante fosse evidente che i lavori non erano stati realizzati. Era stato inoltre annunciato che quattro imprese erano al lavoro e che a gennaio sarebbe stato assegnato l’incarico per la costruzione del secondo lotto della struttura, con previsione di montaggio ad aprile. Ad oggi, nessuno di questi sviluppi si è concretizzato.”
L’associazione Robin Hood pone l’accento sul vero obiettivo che dovrebbe guidare l’ADSU e il tecnico responsabile del cantiere: completare l’opera nel minor tempo possibile. L’associazione si interroga sul senso di prolungare i tempi e diffondere comunicazioni non veritiere, chiedendo rispetto per gli studenti universitari in attesa della struttura e per la città di Teramo. In risposta a questi ritardi e alla mancanza di trasparenza, Robin Hood ha annunciato che presenterà un ricorso alla Corte dei Conti.
Il servizio del Tg8