A Teramo nel centrosinistra l’alleanza civica capeggiata da Gianguido D’Alberto ha deciso di dare il via libera alla richiesta del Pd di affrontare le primarie con Giovanni Cavallari.
Una soluzione che nei giorni scorsi aveva progressivamente perso quota a causa dei tempi ristretti della campagna elettorale per il Comune e la palese contrarietà del candidato sostenuto dalle cinque liste che non si riconoscono negli schieramenti tradizionali. Ma al termine dell’ultima riunione di D’Alberto con i suoi sostenitori, incontro preceduto da quello convocato dai Dem, è arrivata la svolta che ha fatto uscire il centrosinistra dal vicolo cieco. I tempi sono strettissimi ma per D’Alberto e le liste che lo sostengono la consultazione non si potrebbe tenere prima di mercoledì prossimo 25 aprile. Il giorno della festa della Liberazione, insomma, potrebbe coincidere con quello della scelta definitiva del candidato sindaco del centrosinistra. Nel Centrodestra, dopo un lungo tira e molla, Forza Italia ha deciso di puntare su Giandonato Morra. Il coordinamento provinciale riunitosi a Silvi ha rotto gli indugi sulla designazione del candidato sindaco per Teramo. La presa di posizione di Forza Italia, quindi, sposta l’ago della bilancia nel confronto interno al centrodestra sull’investitura dell’aspirante primo cittadino. In particolare rende di fatto irrealizzabile quella convergenza unanime sulla designazione dell’avvocato Lucio Del Paggio che quest’ultimo, nei giorni scorsi, aveva posto come condizione essenziale ed inderogabile per accettare la candidatura a sindaco in quota Lega.
IL SERVIZIO DEL TG8:
Intanto arriva una lettera di Giovanni Cavallari, candidato Sindaco al Comune di Teramo, che pubblichiamo integralmente:
Primarie? No grazie.
Leggo sulla stampa, ad elezioni ormai prossime, che si sarebbe riaperto il fronte delle primarie, da svolgersi esclusivamente tra me e Gianguido D’Alberto, come competizione tra candidati civici e, quindi, senza coinvolgimento dei Partiti e/o di altre forze.
Credo sinceramente che una competizione esclusiva tra noi due, certamente animati dallo stesso spirito nel nostro impegno per la Città, sia francamente, allo stato, inutile e disorientante. Altro sarebbe stato se queste primarie fossero state organizzate per tempo, da una coalizione più ampia.
Onestamente pensavo fosse chiaro a tutti che, con l’annuncio della presentazione del mio progetto di rilancio della città, previsto per sabato prossimo alle h. 11, presso il bar Monblanc, l’argomento, almeno per quanto mi riguarda, fosse ormai superato.
Ho dato la mia più ampia disponibilità, a tempo debito, perché sono sempre stato pronto al confronto democratico e sono rimasto per almeno un paio di mesi in attesa, ascoltando solo rifiuti e dinieghi.
Ho ritardato di molto l’avvio della mia campagna proprio per questo. Ma ora non c’è più tempo, ora dobbiamo parlare con i cittadini, dobbiamo spiegare i nostri programmi, dobbiamo riportare la fiducia e la speranza in chi l’ha persa.
Non può sfuggire a Gianguido la lettura della situazione teramana; siamo in piena emergenza e crisi istituzionale e la stragrande maggioranza dei cittadini è stanca delle alchimie politiche. È finito il tempo del politichese, è ora di parlare di azioni, di programmi, di confrontarsi sul territorio con idee credibili e sostenibili.
Io sabato presenterò il mio progetto per il rilancio, sono aperto al confronto con chiunque e sono pronto ad accogliere con me tutti coloro che sposeranno il nostro programma che punta ad una forte azione per un profondo rinnovamento dell’Amministrazione comunale.
Oggi non si può pretendere che, a pochi giorni dalla presentazione delle liste, i cittadini debbano essere stressati da incomprensibili divisioni.
Per questo, rivolgo un appello a D’Alberto chiedendogli di convergere senza ulteriori indugi sulla mia candidatura che, sempre più convintamente, porto avanti anche alla luce dei risultati (tenuti segreti, ma non troppo) di un sondaggio che mi vedrebbe candidato Sindaco decisamente gradito ai teramani.
Da questo traggo la mia forza, dal consenso e dall’entusiasmo delle tante persone che in numero sempre crescente mi fanno sentire la loro vicinanza e il loro calore.
Io sono con loro, sono con tutti i teramani che aspirano ad un’inversione di tendenza e al rilancio della nostra città, da troppo tempo piagata dal declino.
Ho grande fiducia nei miei concittadini e sono certo che apprezzeranno le proposte alla base della mia candidatura. Lascio a loro, la scelta se avermi come Sindaco di Teramo. Per me rappresenterebbe un grandissimo onore che sono pronto a ricambiare con il massimo impegno e abnegazione.