Come facilmente prevedibile è stato un Natale particolare dal punto di vista delle vendite per i commercianti di Teramo.
Una situazione difficile scaturita in primis dai ritardi continui dei lavori di restyling di Corso San Giorno e poi aggravata dagli eventi sismici registrati in questi ultimi mesi, che hanno di fatto spopolato e quindi ancora di più peggiorato la già difficile situazione del commercio della città di Teramo. Sono stati numerosi gli appelli lanciati in questo mese a sostegno del commercio teramano affinché per i regali di Natale si acquistasse nei negozi del centro urbano; appello, però, non appreso appieno dai consumatori locali.
Giancarlo Da Rui Confesercenti Teramo afferma che “Sicuramente i lavori del corso e il sisma ci hanno dato il colpo finale, ma è anche vero che non c’è moneta in circolazione. Negli anni questa città ha perso uffici importanti, come la Telecom, la Banca d’Italia, la caserma degli alpini, ma anche industrie importanti come la Malavolta corporate. Perdere questi presidi significa perdere la connotazione di città di servizi e di impiegati con capacità di spesa. Ora dobbiamo aspettare i saldi in programma nella nostra regione a partire dal 5 di Gennaio per avere il quadro completo dell’andamento del commercio in città”.