L’Associazione Teramo 3.0 prende posizione sulle difficoltà dei residenti del quartiere di Santa Maria a Bitetto nel centro storico.
I residenti non possono fruire delle principali vie di accesso per le prolungate chiusure di Via Muzi e di Vico del Cigno a causa soprattutto dell’evidente condizione, di probabile precarietà, dell’immobile privato situato in Largo Paris. Un edificio che versa in condizioni fatiscenti da tempo ed è diventato l’incubo quotidiano dei passanti ma soprattutto dei residenti. Da qui la richiesta di Teramo 3.0 di interventi immediati sia al primo cittadino che al procuratore e l’adozione di un apposito regolamento.
“Il codice penale prevede specifiche sanzioni a carico dei proprietari di edifici o costruzioni che minaccino rovina, così come è parimenti prevista la misura del sequestro preventivo di un immobile quando vi sia pericolo che la libera disponibilità dello stesso possa aggravare o protrarre il nocumento arrecato alla popolazione. Chiediamo pertanto sia al sindaco che al procuratore della repubblica presso il tribunale di Teramo di attivarsi senza indugio, adottando i provvedimenti del caso a tutela dei residenti del quartiere e della cittadinanza tutta, vie più in ragione del fatto che sul posto insistono sia il mercato coperto, sia l’auditorium di Santa Maria a Bitetto sia numerose attività commerciali ed enogastronomiche. Né deve sfuggire che le proprietà private in stato di abbandono sono altresì in condizione di compromettere il decoro e le regolari condizioni igienico-sanitarie e ambientali dei luoghi, come purtroppo avviene da anni nel quartiere più antico e prestigioso della città”.
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