A denunciare il grave episodio accaduto giovedì sera nel carcere di Castrogno a Teramo è stato il Sinappe
Il sindacato della Polizia penitenziaria parla di “Ennesima serata di follia e terrore nel carcere di Castrogno” dove, giovedì 9 febbraio, un detenuto, proveniente dall’interland romano e affetto da gravi patologie psichiatriche, si è procurato profondi tagli al collo e su tutto il corpo con una lametta da barba e, subito dopo aver ricevuto le cure mediche, ha distrutto la cella lanciando verso gli agenti di polizia piedi di un tavolo, cocci di sanitari e oggetti vari e appiccando anche un incendio all’interno della propria cella nonostante qualche minuto prima fosse stato attentamente privato di bombolette e lamette.
Il detenuto è riuscito a bloccare un intero carcere tenendo impegnato tutto il personale di Polizia che in quel momento impiegato all’interno della casa circondariale.
In una nota il Sappe scrive:«Un vero e proprio disastro scaturito dell’ennesima intemperanza avuta dal detenuto in reazione ad un diniego dato alla pretesa di voler restare aperto in orario di chiusura. Solo grazie alla professionalità mostrata dagli agenti di Polizia, il detenuto è stato neutralizzato nella massima sicurezza e opportunamente isolato, nonostante i lunghi momenti di tensione e terrore causati, nel giro di poche ore, fossero riusciti a bloccare un intero istituto penitenziario. Il tutto tra minacce di morte, insulti e svariati tentativi di aggressione al personale, oltre al pesante danneggiamento di svariati beni dell’amministrazione pubblica».