La fusione tra la Camera di commercio di Teramo e quella dell’Aquila potrebbe saltare.
Una possibilità nata a seguito dell’ordinanza del Tar del Lazio che ha rimesso in gioco l’intero impianto normativo. Intervenendo sul ricorso presentato dalla Camera di commercio di Pavia, per l’annullamento del decreto ministeriale che disponeva la riduzione del numero degli enti camerali attraverso il loro accorpamento, il Tribunale amministrativo regionale ha rilevato dei profili di incostituzionalità di alcuni articoli della legge in applicazione della quale è stato adottato il relativo decreto. Da qui la decisione del Tar di rinviare gli atti alla Corte Costituzionale, che dovrà adesso esprimersi sulla questione. Un’ordinanza, che come facilmente prevedibile, ha portato diverse Camere di commercio ad interrogarsi sul proseguire o meno l’iter di fusione. Tra queste proprio quella di Teramo, con il presidente dell’ente camerale Lanciotti che ha convocato un’apposita riunione per lunedì, 25 marzo, alle ore 17.
Il servizio del Tg8