“Il commissariamento ha un nome e un cognome. Al partito sin da luglio ho chiesto di intervenire per evitare questo epilogo ma Gatti è stato sordo anche nei confronti del partito”, così Maurizio Brucchi.
A parlare è l’ormai ex sindaco di Teramo Maurizio Brucchi, di Forza Italia, mandato a casa dopo le dimissioni presentate dai 18 consiglieri comunali, 7 del centrodestra di cui 5 di “Futuro In” e 2 di “ Al centro per Teramo” che fanno capo rispettivamente ai consiglieri regionali Paolo Gatti, del suo stesso partito e Mauro Di Dalmazio di “Abruzzo Futuro”. Brucchi ha attaccato senza mezzi termini i sui ex alleati. Tra i principali bersagli della reazione di Brucchi, c’è proprio il vicepresidente del consiglio regionale Gatti accusato di aver tradito l’ex primo cittadino.
height=315Paolo Gatti “Futuro In” ribatte : “è stato uno stillicidio, una situazione assolutamente inevitabile e di certo non siamo stati noi a tradire il sindaco ma quei consiglieri che in oltre tre anni hanno fatto mancare i numeri alla maggioranza.”