Nella giornata di Domenica 24 giugno i cittadini teramani dovranno recarsi nuovamente alle urne per decidere al ballottaggio chi sarà il nuovo sindaco di Teramo tra Giandonato Morra espressione del centrodetra o Gianguido D’Alberto espressione del centro sinistra.
Se ufficialmente non si sono registrati apparentamenti, la macchina politica dei due schieramenti continua il lavoro nei confronti dei candidati esclusi dal ballottaggio. Giovanni Cavallari, che con la sua “Bella Teramo” porta in dote un 10,24 cento che potrebbe essere determinante al secondo turno. Cavallari, ex consigliere del centrosinistra, è stato velatamente accusato da D’Alberto di strizzare di fatto l’occhio a Morra. Ma su questa situazione lo stesso Cavallari ha replicato con fermezza, ricordando che è stato D’Alberto a non volere l’apparentamento, che a sua volta ribatte che invece un accordo alla luce del sole era stato proposto eccome. Nessuna indicazione di voto al ballottaggio tra Morra e D’Alberto, per il Movimento 5 stelle. Che nelle elezioni amministrative ci ha abituati da tempo a non stringere accordi. Se un ammiccamento all’elettorato pentastellato tra Morra e D’Alberto non è arrivato, ha fatto invece assai discutere la dichiarazione di ieri del deputato teramano Fabio Berardini del Movimento 5 Stelle. Che ha dichiarato che non andrà a votare al ballottaggio di domenica, scatenando un coro di critiche da tutti i fronti, tutte impuntate sul suo atteggiamento istituzionale e sul ruolo di parlamentare che ha assunto dopo il 4 marzo. Mentre Alberto Covelli sembrerebbe essere ad un passo dall’appoggio al centrodestra. La notizia non è ancora ufficiale ma sembra essere la conclusione logica, se non l’unica possibile, a cui si è giunti ieri sera al termine di una riunione. Mentre per quel che riguarda l’altro fronte civico, quello di Mauro Di Dalmazio di “Al Centro per Teramo” e di Azione Politica, la situazione resta immobile rispetto a quella di qualche giorno fa e cioè piena libertà di agire secondo coscienza, anche se secondo rumors c’è una leggera spinta a votare il candidato di centrosinistra Gianguido D’Alberto in ragione dell’aperta ostilità che intercorre tra Di Dalmazio e Paolo Gatti. Infine anche Paola Cardeli con la sua lista “Sinistra per Teramo” ha annunciato di essere vicina, ma senza nessun tipo di apparentamento politico a Gianguido D’alberto.
Il servizio del Tg8