Continuano a rimanere sulla loro posizione e cioè di non abbandonare assolutamente le proprie abitazioni, i residenti delle dieci palazzine di proprietà dell’ ATER di Teramo.
Tutto questo nonostante l’ordinanza di sgombero giunta a causa dei danni provocati dal terremoto. Palazzine che ricordiamo sono state classificate “B” da parte dei tecnici, quindi agibili ma con necessità di effettuare lavori. Per questo motivo gli inquilini delle case popolari di Colleatterrato e Frondarola hanno lanciato il loro ultimo e disperato appello inviando una lettera aperta indirizzata al presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso, al Prefetto di Teramo Gabriella Patrizi, all’Amministratore Unico dell’ATER Armando Rampini e ovviamente anche al Sindaco di Teramo Maurizio Brucchi per chiedere di revocare o sospendere le ordinanze di sgombero. I residenti rimasti, per andare via momentaneamente dalle loro abitazioni, chiedono tempi certi sull’inizio e soprattutto sulla fine dei lavori utili per la messa in sicurezza delle palazzine. Se questo non avverrà, resteranno nei propri appartamenti.