La paventata chiusura per “ragioni di sicurezza” della A24 da parte della Società Strada dei Parchi impone, secondo il presidente della Provincia di Teramo, un’accelerazione del percorso da intraprendere per la messa in sicurezza della falda acquifera del Gran Sasso.
L’auspicio è che il Governo prenda un preciso impegno, così come già richiesto nella nota inviata ai Ministeri interessati il 10 gennaio di quest’anno. A questo scopo si è svolta l’assemblea dei sindaci, allargata alla partecipazione dei massimi rappresentanti della Regione Abruzzo, delle istituzioni e delle associazioni ambientaliste per avviare in maniera sinergica l’iter di sicurezza per il sistema idrico del Gran Sasso e scongiurare la chiusura del Traforo.
Durante la giornata di ieri, 2 maggio 2019, c’è stata la firma del documento congiunto in Consiglio Provinciale per fissare i paletti e chiedere lo stanziamento dei 182 milioni per le opere di messa in sicurezza; oggi invece, 3 maggio 2019, la presa d’atto della necessità di fare fronte comune.
“Per gestire la messa in sicurezza ci vogliono strumenti eccezionali e una regia unica”, ha dichiarato il vice governatore d’Abruzzo, Emanuele Imprudente. “Questo è l’approccio della delibera regionale che ha chiesto un commissario, con una trasparenza diversa rispetto al passato.”