Anche l’edificio simbolo della città di Teramo e cioè il palazzo comunale in Piazza Orsini, non è rimasto esente dalle conseguenze del sisma.
Dalle valutazioni fatte dai tecnici della DICOMAC è emersa anche qui una situazione di particolare compromissione, della parte più antica dell’immobile. Nella “categoria E”, pertanto completamente inagibili ci sono la sala consiliare e tutto il secondo piano dell’edificio, l’ufficio del sindaco; quello del segretario generale e l’intero primo piano dello stabile, nel quale sono presenti in un’ala la Ragioneria e nell’altra il CED . Totalmente inagibili anche la Farmacia Crocetti, situata sotto la loggia municipale, la Sanitaria prospiciente, ma anche i locali commerciali posti al pianterreno dell’immobile che si affacciano lungo il suo perimetro. Per quanto riguarda il comune sono circa 25 dipendenti che verranno trasferiti. A partire da oggi gli uffici, verranno traslocati in sedi già individuate e oggetto delle necessarie verifiche, restando nel frattempo chiusi al pubblico. Sono diverse le ipotesi di collocazione che con ogni probabilità verranno definite entro la fine della settimana. Si parla della ex Banca d’Italia in via Carducci che in passato ha già ospitato la provincia di Teramo, quando nella sede provinciale erano in atto dei lavori di ristrutturazione. Se non andrà bene si sta valutando di spostare il tutto su via Delfico, negli ex locali lasciati liberi dall’Adsu i cui balconi affacciano su piazza Martiri.