Teramo: investì un ciclista, condannato per omicidio colposo. Le motivazioni della sentenza dello scorso ottobre a carico di Alessandro Bacchetta.
Il Tribunale di Teramo, con sentenza dell’ottobre scorso, ha stabilito che l’investimento e la morte di Roberto Natalini – il 10 settembre del 2013, lungo la statale 16 – fu un omicidio colposo per il quale il suo investitore, Alessandro Bacchetta, è stato condannato a tre anni. Il pm Davide Rosati – che nel processo di primo grado aveva chiesto la condanna a otto anni e otto mesi – ha ora presentato ricorso in appello contro la riqualificazione del reato: all’imputato fu infatti inizialmente contestato l’omicidio volontario e, successivamente, l’omicidio preterintenzionale, accusa con cui fu rinviato a giudizio. L’investimento avvenne mentre la vittima stava passeggiando in bicicletta. Secondo la tesi sostenuta dalla Procura nel processo di primo grado quella dell’imputato fu un’azione intenzionale, con l’obiettivo di provocare lesioni, in quanto Bacchetta conosceva la vittima da tempo e aveva avuto diverse discussioni con lui in passato. Tanto che prima dell’investimento, avvenuto in una zona regolarmente illuminata, Bacchetta, sempre secondo la Procura, avrebbe deliberatamente accelerato puntando contro Natalini. Subito dopo l’incidente, secondo la ricostruzione degli investigatori, Bacchetta si allontanò. Qualche ora dopo si presentò nella Caserma dei Carabinieri.