Presentato questa mattina presso l’università di Teramo il progetto “La memoria lunga. Eredità culturali d’Abruzzo”. Si tratta di sei documentari che parlano della montagna e dell’entroterra rurale abruzzese
Quelli che erano i cuori demografici della regione fino alla metà del Novecento, vivono da più di un cinquantennio un processo di spopolamento e di marginalizzazione, di perdita progressiva delle strutture sociali e dei servizi, delle pratiche culturali, dei sistemi di produzione e di adattamento all’ambiente naturale ereditati nel corso dei secoli. L’appuntamento di oggi è stata anche l’occasione per discutere del rapporto fra cinema e antropologia, del racconto del territorio attraverso lo strumento audiovisivo e la ricerca capillare e di lunga durata, che consente di osservare in modo ravvicinato e continuativo le realtà dell’Abruzzo interno allontanandosi dal racconto manierato e di superficie.
Filippo Lucci Presidente Co.Re.Com. Abruzzo: “Attraverso il format ideato e realizzato dal regista Stefano Saverioni e dall’antropologo Gianfranco Spitilli, il CORECOM Abruzzo intende proporre un modello audiovisivo rispondente a standard qualititativi elevati – da un punto di vista filmico e antropologico – destinato alla formazione delle emittenti locali e finalizzato alla tutela del pluralismo socio-culturale nella programmazione radio-televisiva regionale, favorendo la conoscenza e la diffusione presso un vasto pubblico di utenti di un patrimonio culturale poco noto, osservato da distanza ravvicinata con sensibilità e attenzione.”
Il servizio del Tg8: