Teramo: morì folgorato, in 7 a processo il 20 aprile. Un operaio di Penne perse la vita nel 2014 su un traliccio nel teramano.
Teramo: morì folgorato, in 7 a processo il 20 aprile per la morte di Roberto Damiani, operaio di 40 anni di Penne, che nel settembre del 2014, morì folgorato da una scarica da 20mila volt mentre stava lavorando su un traliccio, a Castelnuovo, una frazione di Castellalto.Il gup del Tribunale di Teramo, Roberto Veneziano, al termine dell’udienza preliminare ha rinviato a giudizio per omicidio colposo cinque dipendenti dell’Enel distribuzione e due della ditta Tonelli Costruzioni (titolare e dipendente) di Penne per la quale l’uomo lavorava . devono rispondere dell’accusa di omicidio colposo.Secondo la Procura, a causare la morte dell’operaio sarebbe stata una serie di inadempienze. Chi doveva occuparsi della corretta esecuzione dei lavori a fare i controlli propedeutici, compresa la sospensione della corrente, lo fece su un traliccio sbagliato: non quello di Pianura Vomano, dove dovevano essere effettivamente sostituiti i pali e dove Damiani è rimasto folgorato, ma quello di Guardia Vomano. I due tralicci si trovano a circa 40 metri di distanza l’uno dall’altro. per tali inadempienze Damiani ha cominciato a lavorare sulla struttura di Pianura Vomano ed è rimasto folgorato ed egli stesso non avrebbe adottato le procedure di sicurezza. Prima di iniziare le manovre si sarebbe dovuto accertare dell’assenza di corrente utilizzando il ‘fioretto’ e sembra che non sia stata effettuata o comunque sarebbe stata effettuata male.