Cresce la preoccupazione dei sindacati per il futuro dei lavoratori dell’Hatria di Teramo, che oggi sono tornati a scioperare 8 ore.
Le Rsu e la segreteria della Filctem Cgil e Femca Cisl tornano a criticare il perdurare di una situazione di incertezza sulle prospettive aziendali, incertezza che ha spinto i lavoratori a proclamare lo sciopero. Va ricordato che nel biennio 2014-2015 i lavoratori accettarono il sacrificio del contratto integrativo con l’impegno della proprietà di investire per il rilancio dell’azienda, impegno ad oggi ancora disatteso.
height=315“Nel prendere atto positivamente di una trattativa in corso con un potenziale cliente – dicono i rappresentanti dei lavoratori -, non comprendiamo con quali modalità l’azienda intenda attrezzarsi per fare fronte all’ipotesi di incremento produttivo. Non è accettabile, che un eventuale incremento dei volumi di produzione si ripercuota unicamente sui ritmi produttivi e sulle condizioni di lavoro. Va ricordato – aggiungono Cgil e Cisl – che i lavoratori hanno accettato il sacrificio del contratto integrativo nel biennio 2014-2015 con l’impegno dell’azienda di investire per il rilancio dell’azienda, tutt’ora disatteso. L’azienda non ha avuto nessuna considerazione per il disagio e per gli ulteriori sacrifici salariali e allo stato attuale permane l’incertezza sulle prospettive aziendali, in assenza di un piano per investimenti per l’efficientamento della produzione”.