Palazzetto dello sport di Scapriano a Teramo a rischio chiusura se non si riesce a far quadrare i conti del Comune.
A Teramo il commissario Luigi Pizzi è alle prese con le verifiche delle casse comunali e dovrà varare il bilancio di previsione per il 2018 e si è prefissato un mese di tempo per far quadrare i conti. La scadenza per l’approvazione del documento contabile è fissata al 28 febbraio e per quella data andrà trovato il pareggio tra entrate e uscite. Il commissario Pizzi ha avviato la limatura del conti appena si è insediato, dopo la caduta dell’Amministrazione, guidata da Maurizio Brucchi, a inizio dicembre.E’ stato riscontrato un deficit di cassa dalla Corte dei conti. I primi tagli hanno riguardato gli impianti sportivi, in particolare la piscina dell’Acquaviva per la cui gestione è stato cancellato il contributo comunale di 50mila euro l’anno, e i campi di calcio frazionali, con il dimezzamento dei fondi concessi alle società che li utilizzano. Il riequilibrio economico, però, è ancora lontano e il commissario sta valutando altri interventi sulle voci di spesa tra le quali ci sono gli esborsi per il palazzetto dello sport di Scapriano.
Il commissario spiega che “Il funzionamento di quella struttura costa 350mila euro l’anno e bisogna verificare se il gioco vale la candela. Il Palaska è utilizzato dalla principale società cittadina di basket, il Teramo 1960, ma nonostante i vari tentativi fatti in passato dall’amministrazione non ha trovato un gestore che si faccia carico delle spese. A garantire gli esborsi necessari finora è stato il Comune che, però, in futuro potrebbe non essere più in grado sostenerli. Continuerò a lavorare per ridurre i costi e aumentare le entrate, anche tramite il recupero dei crediti non ancora riscossi, ma è ancora tutto da decidere. Sotto osservazione anche le tariffe dei servizi a domanda individuale, come mense scolastiche e trasporto alunni. Alcune potrebbero restare invariate, ma per altre è ipotizzabile un ritocco in aumento”.
Nel frattempo è stato pubblicato il bando per il raffinamento della piscina dell’Acquaviva, chiusa da inizio dicembre quando è scaduta la convenzione tra il Comune e l’Asi Teramo, l’associazione sportiva che l’aveva in gestione.