Sono state due le giornate che il presidente della Corte Costituzionale Paolo Grossi ha dedicato all’università degli studi di Teramo, in particolare agli studenti della facoltà di giurisprudenza.
Il pomeriggio di ieri il presidente lo ha riservato alla presentazione del suo ultimo libro “Ritorno al diritto”, un saggio sul recupero della ineludibile relazione che vincola il diritto alla società e alla storia. Stamani il presidente della Corte Costituzionale ha tenuto una lectio magistralis dal titolo “Diritto e fatti economici. Italia, Europa e spazio globale”. Una lezione alla quale hanno partecipato numerosi laureandi e laureati dell’università teramana: “Una occasione” -ha detto Grossi-“soprattutto per parlare con i giovani che rappresentano il futuro della nostra nazione”.
“Tra fine ‘800 e ‘900” -ha spiegato Grossi nella Lectio- “il diritto “riscopre la sua complessità”. Una riscoperta che passa per la scoperta della “dimensione sociale dei soggetti”, per la riscoperta “del valore salvante della dimensione collettiva”. “La formula per capire il 900 giuridico è sempre più società sempre meno Stato” ha aggiunto Grossi citando tra gli eventi scriminanti la nascita della Costituzione repubblicana. “Il pregio della nostra carta costituzionale è di non essere una carta dei diritti come erano le carte giusnaturalistiche” ha sottolineato il presidente della Corte Costituzionale, spiegando come “i padri costituenti vollero leggere nelle trame di una società che aveva ritrovato la sua autentica dimensione democratica, per carpire valori e interessi diffusi e offrire un breviario giuridico ai cittadini”.
Il servizio del Tg8: