Anche il Comune di Teramo aderisce con delibera di Giunta, su proposta del Vice Sindaco con delega alle Pari Opportunità, al Patto dei Sindaci, già siglato a livello nazionale da molte città coordinate dall’ANCI, finalizzato alla promozione della Parità e alla lotta contro la violenza di Genere.
Gli Enti Locali sono le Istituzioni più vicine ai cittadini, chiamate maggiormente ad impegnarsi per combattere gli stereotipi, promuovere la parità e disinnescare la violenza sulle donne. La sinergia istituzionale aiuta ad ideare, sostenere e condividere azioni concrete di promozione delle pari opportunità, basate sull’eguaglianza e la valorizzazione delle differenze per una società più equa, priva di preconcetti di genere e realmente paritaria. Occorre scardinare con decisione modelli culturali che limitano ancora le possibilità di scelta e gli spazi di rappresentanza e partecipazione delle donne alla vita del Paese; per questo motivo gli amministratori intendono coinvolgere l’intera comunità teramana nella promozione del rispetto della ricchezza di ogni differenza.
Tali intenti andranno declinati con il fattivo sostegno all’emancipazione femminile; ad esempio tramite i centri antiviolenza e le case rifugio, ma anche incrementando i servizi che rimuovano differenze offensive per i diritti delle persone. Il supporto alla rete di tutti i presìdi che le Istituzioni pubbliche e private, laiche e religiose, hanno realizzato, va di pari passo con l’opera di sensibilizzazione culturale, il coinvolgimento degli uomini sul tema della parità e del supporto alla conciliazione dei tempi famiglia-lavoro.
“La lotta ai pregiudizi di genere – afferma il Vice Sindaco Marroni – non può mai abbassare la guardia e deve garantire adeguato sostegno alle donne minacciate o vittime di violenza, che purtroppo sono ancora numerose nonostante l’art. 3 della Costituzione Italiana da sempre ripudi ogni differenza di qualsivoglia tipologia, mettendo tutti i cittadini in condizioni di “pari dignità sociale” e di eguaglianza”.
Bisogna spogliarsi di ogni retorica in questa materia, perché, al di fuori delle petizioni di principio, il Gender Global Gap (rapporto 2017) redatto dal World Economic Forum afferma che l’Italia è all’82mo posto nella classifica mondiale sulla parità di genere, risultando tra i Paesi con la minore partecipazione delle donne all’economia e tra quelli con la maggiore disparità salariale.
Parimenti, i dati dell’indagine Istat relativa all’anno 2017 evidenziano come in Italia il fenomeno della violenza sulle donne continui ad essere particolarmente grave e diffuso, tanto che il Parlamento Europeo nel documento di studio relativo alla “Politica sull’uguaglianza di genere in Italia” sottolinea che “In base all’Indice europeo dell’uguaglianza di genere, l’Italia si classifica fra i paesi dell’UE con la minore uguaglianza di genere. Le politiche per affrontare lo squilibrio di genere sono state caute e i progressi in ambito giuridico sono stati promossi principalmente da direttive provenienti dall’UE o dalle pressioni esercitate dalla società civile”.
“Come si vede l’eguaglianza è un traguardo ancora lontano, così come quello di una società più equa, priva di stereotipi di genere e realmente paritaria. Il Comune di Teramo è impegnato al massimo per garantire l’erogazione dei servizi alla collettività, per supportare e collaborare costantemente con le organizzazioni della società civile, al fine del conseguimento di una piena ed effettiva uguaglianza nei diritti”, conclude il Vice Sindaco.
È necessario pertanto realizzare un rapporto più equo tra uomo e donna, una politica più democratica, una società più libera e solidale attraverso una maggiore attribuzione di poteri e di responsabilità alle donne, e per il raggiungimento di tali obiettivi l’Amministrazione Comunale ha istituito la Consulta per la Parità e le Pari Opportunità quale efficace strumento per promuovere il tema della parità di genere trasversalmente in tutti gli ambiti settoriali del programma di governo della comunità e del territorio.