A Teramo continuano la battaglia gli inquilini rimasti negli alloggi pubblici di via Longo, che hanno organizzato un incontro pubblico per cercare di trovare delle alternative ai possibili e definitivi sgomberi.
Sulle loro teste pende infatti la spada di Damocle del progetto di housing sociale del Comune che, dopo aver prodotto lo sgombero della prime due palazzine della zona, prevede l’evacuazione anche delle restanti quattro per abbatterle e ricostruirle. Un progetto mai decollato, nonostante una delibera dell’ex giunta, che fissa al 31 marzo il termine per la pubblicazione del bando di gara per la progettazione dell’intervento.
L’alternativa, che la Regione per bocca del sottosegretario Mario Mazzocca si è impegnato a valutare ed eventualmente finanziare, è quella di ristrutturare le palazzine esistenti. A prospettare questa soluzione è stata Paola Cardelli. “Le palazzine di via Longo, a differenza di altri edifici popolari, hanno resistito al sisma, con impegno e buona volontà di tutti possiamo chiudere il capitolo housing”.