Interi reparti a rischio compreso il pronto soccorso, è l’incubo che potrebbe concretizzarsi dal 1° di novembre, quando cioè la Asl di Teramo non potrà rinnovare 191 contratti a termine in scadenza a fine mese.
Del concreto rischio di dover ridurre non solo il livello di assistenza ma anche l’offerta sanitaria, si è discusso in una riunione fra i vertici aziendali e i sindacati medici e non medici. Una situazione su cui i sindacati e non solo hanno annunciato battaglia e pronti scendere in piazza.
“La direzione strategica ha comunicato alle organizzazioni sindacali che la Regione ha alla fine di luglio segnalato con delibera che le aziende sanitarie devono attenersi al mantenimento del tetto di spesa per il personale a tempo determinato, pari al 50% della spesa del 2009. Questo significa che siccome nel 2009 la Asl di Teramo ha speso 8 milioni di euro, adesso ne potrebbe spendere solo quattro. Ma la spesa è già arrivata a 12. E degli sforamenti potrebbe essere chiamato a rispondere lo stesso vertice aziendale.”