Una donna si sente male dopo aver bevuto l’acqua torbida del rubinetto, richiesta l’archiviazione dell’inchiesta.
È stata chiesta l’archiviazione dell’inchiesta sulla 60enne di Casemolino di Castellalto che, dopo aver bevuto l’acqua torbida del rubinetto, si è sentita male. Secondo la Procura, l’acqua sporca, che usciva dal rubinetto, proveniva dall’autoclave. Con questa motivazione è stata depositata la richiesta di archiviazione dell’inchiesta sull’adulterazione dell’acqua, dopo i lavori eseguiti a Poggio San Vittorino, per cui sono finiti nel registro degli indagati l’ex presidente della Ruzzo Reti Antonio Forlini, componente del cda, e l’ingegnere Domenico Giambuzzi, responsabile dell’area tecnica, entrambi accusati di adulterazione colposa delle acque. A far iniziare l’inchiesta, è stata una segnalazione di una donna del Servizio igiene della Asl che, lo scorso 19 maggio, lamentava la fuoriuscita di acqua torbida dal proprio rubinetto di casa il 18 maggio, dopo i lavori effettuati dal Ruzzo. Nessuno dei paesi che precede Casemolino è stato interessato alla presunta fornitura di acqua, tant’è che la stessa Asl non ha richiesto nessuna ordinanza per la limitazione dell’acqua. L’ipotesi è che la donna abbia bevuto l’acqua che si trovava da molto tempo nel serbatoio nel momento in cui i lavori da parte del Ruzzo ha portato via l’acqua nella notte tra il 18 e il 19 maggio.