Sos per la salvaguardia della Chiesa di San Giuseppe a Teramo , danneggiata dal terremoto del 24 agosto scorso.
Un grido d’allarme per la salvaguardia della Chiesa di San Giuseppe di Teramo viene lanciato da Teramo Nostra preoccupata anche per i rischi per l’incolumità pubblica derivanti dallo stato in cui versa l’edificio, dopo il sisma del 24 agosto che ha provocato “una frattura rovinosa del campanile”. Dopo la diffida alla Soprintendenza del mese di luglio, l’associazione ha organizzato per il 6 ottobre una manifestazione per sensibilizzare la popolazione ed annuncia un possibile ricorso a nuove iniziative giudiziarie.
L’avvocato Giovanni Gebbia afferma che “A gennaio 2016, anche a seguito di una perizia che evidenziava il pericolo di crollo, la soprintendenza aveva ordinato alla Curia, che formalmente è possessore di questo bene, di eseguire dei lavori e dava un termine di 60 giorni per effettuarli. Lavori che la Curia non ha realizzato per una carenza di risorse. Da qui una diffida verso la sovrintendenza, “che avrebbe dovuto agire d’imperio”, che non ha sortito risultati nemmeno rispetto ad una copertura provvisoria e la decisione di indire una manifestazione ad ottobre. La Chiesa di San Giuseppe è una delle più antiche a Teramo e al suo interno conserva anche un altare attribuito all’artista polacco Sebastiano Majewsky, che visse a Teramo nel XVII secolo e realizzò alcune opere per la Sagrestia del Duomo “.