In questi giorni, nelle case dei cittadini teramani, stanno arrivando le cartelle 2018 relative al pagamento della Tari, la tariffa sui rifiuti.
Cartelle che, soprattutto per le famiglie, prevedono un aumento medio del 20 % rispetto allo scorso anno. Un regalo poco gradito anche per l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Gianguido D’Alberto, che ritiene gli aumenti inaccettabili ma si trova a gestire la rabbia dei cittadini, alle prese con un costo aumentato e un servizio ogni giorno in discussione, al centro di una larga, imminente e necessaria rivisitazione.
“Una gestione totalmente inadeguata, sia per quanto riguarda i rapporti con la Teramo Ambiente, sia rispetto alla conduzione stessa del “porta a porta”, che ha costretto a mantenere alti i costi fissi a fronte di una efficienza progressivamente in calo, come denunciato più e più volte dagli stessi cittadini. Tanto che nel 2018 il costo complessivo del servizio risulta superiore a 11,6 milioni di euro, con un incremento sensibile rispetto all’anno precedente. A ciò si aggiunga la scelta, assolutamente non condivisibile, di scaricare il 60% di tale costo sulle utenze domestiche, con un conseguente inaccettabile aumento medio del 20% della tariffa, denuncia l’amministrazione D’Alberto. Da qui la necessità di una nuova gestione del porta a porta e dei rapporti con la Team.”