Tavolo istituzionale con i rappresentati politici del territorio, dai parlamentari al Presidente dell’Anci Abruzzo, convocato dalla Filcams Cgil Teramo per discutere del futuro dei dipendenti impegnati negli appalti per la pulizia delle scuole.
Sono 286 le lavoratrici e i lavoratori attualmente impegnati nella pulizia delle scuole della provincia di Teramo e di questi circa un centinaio rischia di perdere il posto di lavoro a partire dal primo di gennaio 2020.
I soggetti interessati sono “ex lsu” ed “ex appalti storici”, che da più di vent’anni subiscono un andirivieni di contratti, tra pubblico e privato e che nel 2001, a seguito del processo di esternalizzazione di alcuni servizi dello Stato, sono stati assorbiti dalle cooperative aggiudicatarie dell’appalto di pulizia delle scuole pubbliche mediante gara Consip.
Il decreto sancirà l’assunzione di 11263 lavoratori a fronte dei 16009 che attualmente lavorano nell’appalto in tutto il territorio nazionale. Di rimando, nella regione Abruzzo sono 596 le lavoratrici e i lavoratori attualmente impegnati nell’appalto di pulizia a fronte dei 392 posti previsti per l’internalizzazione: un “esubero” di ben 200 persone, 100 solo nella provincia di Teramo.
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