Procede senza sosta l’iter per predisporre il progetto definitivo relativo all’intervento per il tanto atteso recupero del Teatro Romano a Teramo.
Situazione su cui il sindaco ha annunciato, dopo l’incontro con i rappresentanti della soprintendenza regionale archeologica e l’architetto Girolamo Bellomo, che entro la fine dell’anno il progetto andrà in gara d’appalto. Ad oggi però restano ancora da chiarire un paio di aspetti tecnici per arrivare alla stesura dell’elaborato che diventerà esecutivo con l’avvio della procedura di appalto. La soprintendenza ha nuovamente rimarcato l’argomento relativo alla copertura dei resti di epoca imperiale e sul restauro del sito da riutilizzare come spazio per spettacoli all’aperto da 600 posti tramite l’abbattimento di casa Salvoni e del moncone ancora in piedi di palazzo Adamoli. Per la protezione delle gessareniti particolarmente friabili che compongono l’antica struttura l’amministrazione ha confermato l’intenzione di adottare soluzioni non impattanti che evitino di inscatolare il teatro romano come avvento in passato per altri siti archeologici. Sulla sistemazione dell’area, invece, sarà necessario un approfondimento da inviare alla soprintendenza.
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