I tagli contenuti nel decreto sicurezza stanno producendo i primi effetti sull’accoglienza dei migranti anche sul territorio provinciale teramano.
Situazione che sta mettendo a rischio i posti di lavoro di quasi la metà degli operatori della Medihospes, la cooperativa sociale che gestisce diversi punti nel territorio provinciale. Il taglio annunciato dalla Medihospes in provincia è notevole 26 unità su un totale di 58 operatori. Ma una lunga trattativa ha portato ad un’ipotesi di accordo per evitare i licenziamenti.
Pancrazio Cordone, segretario della Fp Cgil: “Con l’entrata in vigore del Decreto sicurezza la Medihospes ha avviato una procedura di licenziamento collettivo per le figure che non sono comprese nel servizio di accoglienza e con il Decreto sicurezza alcuni turni rimarranno scoperti. Abbia fatto assemblee del personale per illustrare l’accordo per l’ accesso al fondo di integrazione salariale (Fis) che evita di ricorrere ai licenziamenti, ma che produrrà una riduzione oraria. L’abbiamo raggiunto in un incontro al ministero del Lavoro con Medihospes martedì scorso. Il risultato non era affatto scontato: il Fis prevede un rilancio dell’attività che però, vista la situazione, al momento non ci sarà”.
Il Servizio del Tg8:
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