Celebrazioni anche a Teramo, al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, di Santa Barbara patrona del corpo nazionale.
Una cerimonia che, come tradizione, è l’occasione per fare il bilancio di un anno di attività su tutto il territorio. Un lavoro intenso quello del Vigile del Fuco che oltre a contemplare l’attività di soccorso ordinario, comprende anche la gran mole di lavoro portato dagli ultimi eventi che hanno interessato il territorio anche in questi ultimi giorni. Le condizioni di maltempo hanno interessato tutta la provincia teramana e in particolare la zona di Alba Adriatica, dove si sono abbattute intense pioggia e grandine, che hanno provocato anche l’allagamento di alcuni sottopasso. I vigili hanno anche effettuato altri interventi per il prosciugamento del seminterrati di due condominio in via Mazzini e piazza del Popolo e per rimuovere alcune auto rimaste bloccate a causa dell’acqua alta davanti ad un ristorante in via Trento. Nella giornata di ieri una squadra dei vigili del fuoco di Teramo, mentre si recava a Casemolino di Castellalto, per effettuare l’intervento di recupero di un mezzo pesante finito fuori strada, notava sul greto del fiume Tordino una BMW di colore grigio metallizzato con la parte anteriore immersa in acqua. La squadra verificava che l’automezzo era stato lasciato con portiera e cofano aperti e richiedeva l’intervento sul posto dei Carabinieri. Giunti sul posto i Carabinieri effettuavano gli accertamenti di rito, mentre la squadra dei vigili del fuoco si recava a Casemolino, per effettuare l’intervento per il recupero del mezzo articolato. Nel frattempo i Carabinieri, con l’ausilio di alcuni familiari, rinvenivano il corpo senza vita dell’autista dell’auto, un uomo di nazionalità cinese di ventiquattro anni, che si trovava immerso in acqua, in una zona del fiume distante circa 200 metri dal mezzo abbandonato. Una volta terminati i rilievi da parte i Carabinieri e a seguito dell’autorizzazione alla rimozione del corpo da parte del magistrato, i vigili del fuoco collaboravano al recupero del deceduto, che veniva trasportato presso l’obitorio del presidio ospedaliero di Teramo, per essere messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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