Terapia sub intensiva a Pescara, manca poco

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 A breve all’ospedale di Pescara entrerà in funzione il reparto di terapia sub intensiva , fortemente voluto dalla Onlus Progetto Noemi.

All’ospedale di Pescara presto il reparto di terapia sub intensiva pediatrica, all’interno della Uoc di Pediatria Medica, sarà una realtà. Mancano solo gli arredi e la soluzione del problema relativo all’assunzione di infermieri pediatrici, poi il reparto potrà partire. Anche la trasmissione televisiva di Rete8 ” Pronto medicina facile”, curata e condotta da Paolo Castignani, ha sposato questo progetto e , ad ogni puntata ormai da mesi, sollecita la realizzazione del reparto.

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Andrea Sciarretta, presidente della Onlus “Progetto Noemi”, associazione in prima linea nella richiesta di cure e assistenza per bimbi come la piccola Noemi, 4 anni e mezzo, affetta da Atrofia muscolare spinale (Sma1), spiega che “Nell’ultimo tavolo tecnico regionale ci eravamo offerti di comprare gli arredi, ma la Asl ci ha fatto sapere che potrà provvedere, quindi come Onlus restiamo disponibili a interventi a sostegno della formazione dei medici e dell’assistenza alle famiglie. Il reparto di Pescara, istituto dalla Regione Abruzzo nell’agosto 2015, sarà il primo del genere nel territorio regionale. Locali di 60 metri quadri, due posti letto – quasi tutte le macchine sono già state acquistate – sarà riservato a piccoli pazienti con patologie neuromuscolari a carattere degenerativo e quindi grave insufficienza respiratoria; pazienti dimessi dalla terapia intensiva; lattanti con grave insufficienza respiratoria; bambini con patologie respiratorie croniche; stato di male epilettico, grave stato settico, scompenso in patologie metaboliche, intossicazione anche accidentale da farmaci o sostanze chimiche tossiche. A promuoverne la creazione è stata proprio l’Associazione presieduta da Andrea, papà di Noemi. I lavori per realizzarlo sono cominciati a luglio dell’anno scorso. Il personale medico e infermieristico (11 unità) ha già effettuato venti giorni di formazione nel reparto malattie neuromuscolari dell’Istituto Gaslini di Genova”.