Terremoto Centro Italia: Lo sfogo del sindaco di Accumoli ai microfoni di Rete8 dopo una lunga e dolorosa giornata di ricerche dei superstiti sotto le macerie.
La drammatica conta delle vittime fa il paio con le difficoltà dei soccorritori segnate anche dallo sciame sismico ancora attivo attraverso una serie interminabile di scosse. Il piccolo e suggestivo borgo del reatino, a sud di Amatrice, completamente distrutto nella notte di ieri piange le decine e decine di persone intrappolate sotto le macerie, tra queste anche Giampaolo Pace, carabiniere originario dell’aquilano, in servizio anni fa a Pescara travolto dal solaio nella sua casa per le vacanze, mentre ci si guarda intorno e ci si rende conto che più nulla resta del paese. Il sindaco Stefano Petrucci, avvicinato dal nostro corrispondente Enrico Giancarli, si lascia andare ad un amaro sfogo, ma si aggrappa anche alla speranza e alla forza di coraggio della sua gente:
“Appena terminata l’emergenza bisogna rimboccarsi le maniche e ricostruire Accumoli com’era. Ora però lasciateci piangere i nostri morti, con la speranza di potere in queste ore salvare altre vite umane. Accumoli come Onna? In un certo senso si, ma l’Aquila é comunque un capoluogo di Regione ed é stata in qualche misura, nella tragedia, avvantaggiata. Noi siamo un piccolo centro e mi auguro di ricevere le stesse attenzioni nel lungo processo che ci attende verso il ritorno alla normalità”
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