Terrorismo: è stata smantellata la rete del Tunisino che uccise, in Germania, la giovane sulmonese Fabrizia Di Lorenzo.
La rete di terroristi smantellata questa mattina dagli agenti della Digos e Ucigos di Roma, con cinque arrestati per un totale di 20 indagati, e’ riconducibile a quella di Anis Amri, il tunisino autore della strage al mercatino di Natale di Berlino ucciso a Sesto San Giovanni (Milano) il 23 dicembre del 2016. Terrorista accusato di aver ucciso tra gli altri, l’unica cittadina italiana, Fabrizia Di Lorenzo, 31enne di Sulmona, che aveva compiuto parte dei suoi studi alle Freie Universitat Berlin e che sognava un lavoro alle agenzie delle Nazioni Unite oppure alla Farnesina. Sull’asfalto della Breitscheidplatz, dove Fabrizia era andata a cercare i regali di Natale per la famiglia, la polizia aveva trovato il suo cellulare e l’abbonamento per la metropolitana di Berlino.
Dopo gli studi al Liceo linguistico Vico di Sulmona e la laurea triennale all’Universita’ La Sapienza di Roma in Mediazione linguistico-culturali, la 31enne aveva conseguito la magistrale all’Alma Mater di Bologna in Relazioni internazionali e diplomatiche e un master alla Cattolica di Milano in tedesco per la comunicazione economica. Dal 2013 e dopo un’esperienza a Vienna si era trasferita stabilmente a Berlino. Lavorava alla 4Flow, societa’ di consulenza trasporti e logistica che conta 350 dipendenti, ma in precedenza aveva avuto un impiego alla Bosch. IL giorno successivo alla strage avrebbe dovuto fare ritorno a Sulmona per trascorrere le vacanze natalizie con la famiglia e con le sue amiche di sempre. Aveva scelto quel mercatino colorato e con tante luci per fare gli ultimi acquisti di Natale. Gli amici di Sulmona, il direttore del giornale online Berlino Magazine per cui Fabrizia scrisse cinque articoli, ma soprattutto il profilo Twitter personale l’avevano raccontata come una ragazza di straordinaria generosita’, caparbia ed entusiasta.